mercoledì 21 marzo 2007

La "curiosità" di Sircana di vedere l'effetto che fa

Le foto maledette di Silvio Sircana, portavoce del governo, sono state pubblicate. Con la loro pubblicazione arrivano, con forse un po’ di ritardo, le spiegazioni: "Un momento di stupida curiosità", “se di qualcuno sono stato vittima, sono stato vittima esclusivamente di me stesso. Io so quello che ho pensato e fatto, ma, soprattutto - ed è quello che conta - so quello che non ho fatto", ha scritto in un articolo pubblicato sulla Stampa di Torino, Sircana.
Così le 'foto dello scandalo', ovvero quelle che lo ritraggono mentre dalla sua auto ferma sembra conversare con un transessuale hanno finito di costruire il mostro. A vederle bene, niente di strano. Si direbbe. In fondo, ognuno di noi è stato qualche volta colto dalla forte curiosità di “fare quattro chiacchiere con un trans”, per vedere da vicino l'effetto che fa. Chi a gran voce chiede le dimissioni o una gogna morale si chieda, al di là di una facile e possibile strumentalizzazione, che paese è mai questo che vive e si nutre avidamente di chiacchiere, illazioni e pettegolezzi.
Qualcuno dice che Sircana non è più credibile. Mi chiedo se la credibilità del portavoce del governo debba passare dalle sue frequentazioni notturne o come dice lui dalle sue “curiosità”. La storia di questo paese e la storia del mondo - vogliamo farne l'elenco ? - sono piene di personaggi politici e non che non sono riusciti a resistere alle loro “curiosità”. Non per questo non hanno fatto bene il loro dovere.
Quello che invece a mio giudizio va in qualche modo stigmatizzato è il feroce accanimento verbale e morale a cui è stato sottoposto Maurizio Belpietro. Questo sì, segna un passaggio che va in qualche modo sottolineato. Non solo per le prevedibilizi obiezioni sulla liberatà di stampa ma, soprattutto sull'ipocrisia che accompagna ogni volta la pubblicazione di notizie scottanti o se volete destabilizzanti. Il Direttore del “Giornale” ha fatto quello che un giornalista deve sempre fare. Ha pubblicato una notizia. Dovrebbero essere i suoi lettori a stabilire se la notizia ha un senso. Possibile che anche qui ci debba essere qualcuno che decide cosa un giornale possa pubblicare e cosa no? Belpietro ha fatto una scelta che altri suoi colleghi non hanno fatto. Se c’era qualcosa di illegale, il codice civile lo perseguirà, se c’era qualcosa di immorale, lo farà la sua coscienza, se c’era qualcosa di sbagliato, saranno i suoi lettori a penalizzarlo.
Per finire una piccola nota sul transessuale che viene ripreso dalla foto. Qualcuno si è chiesto se la pubblicazione della foto non lede il suo diritto alla riservatezza? O il fatto che sia un trans non lo protegge come persona?
Prodi e il Governo fanno bene a non entrare più nel merito della faccenda, dopo aver rinnovato la fiducia al portavoce. Forse Silvio Sircana qualche spiegazione la deve, ma non certo a chi legge i giornali o li scrive.

Nessun commento: