La persona che me lo ha detto, ha aggiunto che era il verso di una poesia e che per lei non c'era niente di più vero. Quello che uno avesse portato dentro quelle pieghe morbide e pulsanti, ci sarebbe rimasto per sempre. Comunque fossero andate le cose, sarebbe rimasto lì, in attesa. Poteva essere una persona, un luogo, un sogno, un errore.
Ho cinquantacinque anni e anche io ci credo. Soprattutto di notte, quando cerco di dormire senza riuscirci, ho la percezione netta di quanto siano vere quelle parole. Quando tutti i sentieri sembrano incontrarsi e rivedo la gente che ho amato o odiato, aiutato o ferito. Vedo le mani che si tendono verso di me. Riconosco dove vuole andare la mia vita e so che non sono possibili nè scorciatoie nè grandi svolte. E' proprio in quei momenti che ho la certezza che nel cuore le cose non finiscono mai.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento