venerdì 19 gennaio 2007

Il paese di Scaramella

Non c'è dubbio che accanto ai suoi santi, poeti, navigatori...questo paese può vantare anche tanti benedetti cialtroni.
Cosa altro non è questo Mario Scaramella, il James Bond del Vomero, che ha messo in atto la più grande cialtroneria spionistica del nuovo millennio. Tra attentati, complotti e soffiate ha preso per i fondelli non solo il pio Paolo Guzzanti e la sua improbabile quanto inutile Commissione Mitrokhin, ma addirittura il celeberrimo servizio segreto di Sua Maestà e la infallibile CIA. A proprosito, chi pagherà le spese del suo ricovero all'University College Hospital di Londra? A chi gli chiedeva chi tramava nell'ombra contro di lui, rispondeva:"Gente collegata ad alcune organizzazioni clandestine non direttamente sotto il controllo delle autorità russe ma che vengono dalla Russia... in generale direi persone che lavoravano per i servizi di sicurezza e che ora sono in pensione". Ma mi faccia ...il piacere!!!

Cosa altro non è , il terrorista della baguette, Oreste Scalzone che alla notizia che può tornare, libero, in Italia avendo il tribunale di Milano comunicato che è intervenuta la prescrizione in relazione ai reati di partecipazione ad associazione sovversiva, banda armata e rapine di cui è stato accusato ormai 26 anni fa, ha dichiarato "Chi mi conosce solo un po' sa che in Italia vengo innanzitutto per condurre nelle condizioni nuove una vecchia battaglia. La condurrò a voce nuda, se serve sul selciato, on the road, o in luoghi adattabili all'antica congiunzione fra politica, ragionamento filosofico e teatro". A guardarlo nelle foto si direbbe che forse è meglio se - prima di girare le piazze e le strade d'Italia , "da Palermo a Bolzano" ha detto, - si rimettesse un pò in carne. L'Italia, forse non ricorda, ma è molto lunga e soprattutto non ha i servizi degli Champs Elysses. Vi è di più. Ma Scalzone cosa spera di trovare qui in Italia? Nessuno gli ha detto che i suoi "compagni d'armi" di allora ora siedono nei Cda delle Banche, guidano con piglio autoritario - a tratti massonico - i giornali più conservatori o firmano contratti di consulenza e direzione con tanti euri a tanti zeri? Di quale vecchia battaglia stra-parla? Non sarà che anche lui vuole fare concorrenza a Costantino Vitaliano e ai suoi colleghi tronisti o ai mille "mètre a penser" che affollano le nostre serate e vuole tentare , impavido ma convinto, la strada dello "star system"? Chè un'intervista sul tempo che fu non si nega a nessuno - come non ricordare qui e ora l'intervista a Toni Negri fatta dalla trasmissione NDP, andata in onda su La 7 qualche sera fa. Anche se l' ex esule rischia di riempire - anche lui - l'etere - e non solo quello, purtroppo - di estenuanti e deliziose, quanto anacronistiche e speciose, cialtronerie di fine secolo.
Cosa altro non è il preside dell'Istituto Tecnico Commerciale "G.B. Vico" di Agropoli (Sa) che ha invitato Luciano Moggi a salire in cattedra ad insegnare "educazione allo sport"? Ma più di lui non è ancora più cialtrone lo stesso Luciano Moggi che ha accettato l'invito?
Cosa ha da dire Big Luciano agli studenti? Come si usano i cellulari nello sport? o come si chiude in un cesso un arbitro? o ancora meglio, come si fa a governare i bussolotti delle estrazioni a "premio"?

Basta così. Per oggi.

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