mercoledì 14 febbraio 2007

L'eremita di Lampedusa e la manifestazione di Vicenza


La manifestazione dell'estrema sinistra in programma a Vicenza per protestare contro il via libera del Governo Prodi all'allargamento della base USA, si sta, inevitabilmente, caricando di pressione e di "nervosismo". La scoperta e i recenti arresti dei militanti di una cellula delle nuove BR, l'invito dell'ambasciatore USA ai suoi concittadini di allontanarsi il più possibile dalla zona, e soprattuto le dichiarazioni degli organizzatori della manifestazione, hanno fatto lanciare al ministro Amato un accorato invito a non trasformare la manifestazione di Vicenza in un luogo potenziale di cultura eversiva.
Vi è di più! Ferma restando la libertà a manifestare, ripresa in ogni dichiarazione e leggittimamente richiamata da quanti intendono essere presenti al corteo e protestare, mi piacerebbe che ci fosse evitato di ritrovare in testa al corteo e in cima alle dichiarazioni la presenza di qualche "eremita di Lampedusa" - epigone di coloro che intorno al 1450 si ritiravamo nell'eremo di Lampedusa, dove nel solitario San­tuario esercitavano il doppio culto cristiano-musulmano della Croce e della Mezza Luna. Invito pertanto i vari ministri, sottosegretrari e via parlamentando che a Roma e a Palazzo Chigi appoggiano un Governo, forse davvero senza alternative, di evitare di farsi fotografare, rilasciare dichiarazioni o peggio inveire contro Prodi, D'alema, Parisi .... rei di essere servi degli amerikani. La vostra posizione è chiara. Nessuno vi rimprovererà di aver abiurato al vostro pacifismo. Ma risparmiateci questa indecorosa poltiglia di demagogia politica, non solo fine a se stessa, ma capace solo di autorizzare chiunque e primi tra tutti voi stessi a ritenere che "la responsabilità di governo" è un optinal che va bene solo quando e solo se si fa quello che dico io. Per favore!


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