sabato 3 febbraio 2007

Un giornalista anaffettivo

Alberto Statera è, senza dubbio, una delle firme più illustri del giornalismo italiano e di "Repubblica" in particolare ! Graffiante, colto e lucido nelle sue inchieste e nei suoi commenti. A leggerlo non solo si capisce ma s'impara anche. Ti regala il bandolo della matassa e te lo fa seguire tra i misteri e i segreti dell'Italia "da retrobottega". Da qualche settimana sulle pagine di Repubblica ci racconta "Chi comanda in città...". Oggi ci ha preso per mano e ci ha portato tra i portici di Bologna, in piazza Verdi, sotto la fontana del Nettuno, dentro i fatti e i misfatti della Bologna "sazia e disperata".... e mentre racconta ...dice. Tra le cose che ha detto colpisce un' affermazione che lascia perplessi. Quando porge il suo sguardo e il suo racconto - un passaggio breve ma deciso - su Via Stalingrado. Si legge: ... "Da dove Giovanni Consorte ....coltivava con l'Unipol e le scalate dei furbetti il suo sogno di potenza e di ricchezza. Il successore Pierluigi Stefanini .... sta asserragliato in via Stalingrado a ricostruire l'onore perduto."
Due frasi che Alberto Statera ha molto probabilmente scritto di getto. Altrimenti da un giornalista " esperto e anaffettivo" come lui ci si aspettava un atteggiamento un filo più lucido. Statera sa bene, altrimenti cambi mestiere, che il sogno di potenza e di ricchezza Consorte, in fondo lo ha realizzato - se è vero come è vero che Unipol sotto la sua guida da azienda alle soglie del fallimento è diventata, nonostante ostacoli e strumentali intercessioni, in un decennio il terzo gruppo assicurativo e finanziario italiano. Se poi Statera, parlando di onore perduto si riferisce alle inchieste della magistratura in corso sull'operato di Consorte, farebbe altrettanto bene ad aspettare se non un processo ... almeno di conoscere i termini di un eventuale rinvio a giudizio, se mai ci sarà. Se nel suo breve giro sotto i palazzi di Via Stalingrado, Statera si fosse fermato a guardare meglio, certamente avrebbe visto Pierluigi Stefanini impegnato a lavoro per consolidare e, forse, implementare, quanto Consorte ha fatto. Non certo a ricostruire l'onore a chicchessia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Letto l'articolo. Su Unipol hai ragione ma in fondo tutto il resto purtroppo non mi pare sbagliato...
Ilaria

il sarto di panama ha detto...

Io non vivo a Bologna, ma conosco bene le cose di Unipol. Leggere falsità o più semplicemnete imprecisioni da bar sport, mi infastidisce oltre che indignarmi.