martedì 13 marzo 2007

Prodi da Mentana ... perchè nuora intenda

Che ci è andato a fare Prodi da Mentana? E’ la domanda che stamattina serpeggia tra le pagine di molti giornali. Erano 11 anni che il leader dell'Ulivo non faceva visita agli studi Mediaset. Ha scelto una giornata particolare? Sarà un caso ma ha scelto l’avvio dei suoi colloqui per definire una proposta condivisa di riforma elettorale.
“Una serata di valore istituzionale-politico, importante per Mediaset in cui l'ultima cosa che contava erano gli ascolti": ha commentato Enrico Mentana. Ad attenderlo fuori dagli studi del Palatino il presidente di Mediaset, Confalonieri , il direttore del TG5 Rossella e un centinaio di giornalisti, convocati dai due uffici stampa quelli del premier e quelli di Canale 5. Allora, che ci è andato a fare, in casa del suo nemico? A invitarlo a discutere serenamente sulla nuova legge elettorale? Invito prontamente rifiutato. Per mettere fine ad un ostracismo che non fa bene alla politica? Le dichiarazioni della CDL, solo pochi minuti dopo, sono stati davvero pesanti. Qualcuno, tipo Bondi, ha mandato subito a dire che il bastone e la carota non sono apprezzati in via dell’anima. Allora che ci è andato a fare? Non certo a dire come ha detto che il paese ce la può fare. Lo dicono i conti di Padoa Schioppa. O che il suo governo è il migliore possibile con questa maggioranza? Lo sanno anche i muri. Allora uno pensa che il premier sia andato da Mentana per mandare un messaggio a coloro che lo stanno tenendo sulla graticola e lo minacciano, adesso in segreto, di sfiduciarlo appena si muove, palesemente non possono più farlo, dopo la magra figura della sfiducia al Senato. Il messaggio ai “resistenti” è chiaro. Ci metto poco a mettermi d’accordo con Berlusconi. Sulla legge elettorale in fondo abbiamo lo stesso interesse, allungare i tempi, mentre facciamo finta di litigare, fino al referendum per trasformare il bipolarismo in bipartitismo e tarpare così le ali ai piccoli partiti, tanto a sinistra quanto a destra.
Messaggio così chiaro e forte che la Lega, ha fatto sapere oggi nel primo giro di colloqui del Premier non solo che la legge elettorale deve essere fatta ma che pur di evitare brutti scherzi che metterebbero il movimento di Bossi nell'angolo, è disposta ad aiutare il governo, soprattutto al Senato dove i numeri per il Professore sono risicatissimi.
Il silenzio degli alleati che ha accompagnato la performances televisiva di Prodi lascia credere che si sta cercando di capire fino a che punto il prof. vuole o può arrivare.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Penso che Prodi farà la legge elettorale con il CDX per escludere la sinistra non allineata e rompi balle , dopodichè se ne laverà le mani dicendo che e’ dovuto scendere a compromessi con il nano

ciao

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie