sabato 17 marzo 2007

Tutte le vallettopoli del mondo

Tra qualche giorno il polverone che si è alzato sulle vicende di "Vallettopoli" , con tutte le sue idiozie, le sue miserie, le sue povertà e i suoi insopportabili moralismi, si disperderà. A qualcuno resterà un piccolo marchio. Ma come si fa in questi casi, si agiterà e con una scrollatina di spalle si libererà di quel pò di fango che lo ha imbrattato e ..ricomincerà a vivere.
Una vicenda che non lascerà segni indelebili se non qualche toccatina di gomito all'incontro o qualche sagace battutina allo scontro. Déjà vu! Tra un anno o forse più, un altro pm di una piccola procura del paese, tornerà a raccontarci un'altra storia di ordinaria stupidità o di eccezionale banalità.
Questa vallettopoli, come le altre vallettopoli di questo paese e di tutti i paesi continua dirci una sempre stessa cosa. Siamo figli e padroni della vita degli altri. Orecchiando, molestando, guardando, con curiosità e malizia, con risentimento e paura. In fondo volendo a tutti costi vivere la vita degli altri. A tal punto che siamo disposti a pagare perche qualcuno ce la racconti. Ma a noi piace che la storia sia piena di difetti, di segreti svelati e di caducità morale, quella fisica ci da noia e fastidio.
Paghiamo per scandalizzarci e per indignarci. Perchè le povere nostre vite possano apparire migliori di quelle che sono. Paghiamo per avere il diritto di credere che la diversità delle nostre occasioni - vinte operdute- sia invece altra cosa dalla disponibilità a negarsi, a vendersi, a darsi.
Corona e i suoi hanno fatto quello che tutti gli abbiamo chiesto. Si sono sporcati le mani, hanno agito con malvagità, con criminalità e con spregiudicatezza. Ma glielo abbiamo chiesto noi di farlo. Abbiamo fatto leva sulla loro voglia di far soldi, senza scrupoli, sulla loro stupidità che li attanaglia in Costa Smeralda o sull'ultimo modello di Bentley. Altrimenti come avrebbe potuto ricattare i nostri piccoli o grandi oggetti del desiderio? La pubblicazione delle loro foto, spinte, imbarazzanti, sconvolgenti, immorali sono in realtà il gioco del giudizio che ci eccita. Scoprirli in difetto o in balia delle loro miserie, ci fa sentire giudici inesorabili e ingiusti di un successo immeritato o di una ricchezza immotivata. Questa vallettopoli e tutte le vallettopoli del mondo continuano a dirci, in verità, che la gente come Corona, Mora e compagnia cantando, se non ci sono bisogna invertarli. E state tranquili che non smetteremo di inventarli. Per il nostro barbaro, insensato e incontrollato desiderio di sentirci migliori di come siamo. Al diavolo, tutto il resto.

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