lunedì 5 maggio 2008

I picchiatori di Verona e il perdonismo dei genitori

Grande spazio, sopresa e indignazione al fattaccio di Verona. Un ragazzo, pestato a morte da cinque naziskin per il rifiuto di una sigaretta. Urla, grida di allarme e di vergogna. Una città intera si guarda allo specchio e dice di non riconoscersi. Una nazione si domanda da dove vengono questi pazzi scatenati? E pensare che non sono nemmeno rumeni! Circoli sportivi, club di ultras, sette sataniche e fanatici politici. I giornali fanno a gara ad andare a trovarli. Sono qui, nelle curve. No. Nei raduni. Non li avete visti quando si danno appountamento nei loro scellerati reave... ? Insomma, un bel giro di valzer con un solo obiettivo, quello di allontanarli il più possibile da noi, dalle nostre case, dai nostri tranquilli e pacifici week end di relax e benessere.

Ma questi e tutti gli altri ce l'avranno anche una famiglia! Dei genitori che se li ritrovano tra i coglioni giorno dopo giorno. Li vedono quando rientrano a casa, fatti e strafatti. Li lavano, li stirano e sopratutto ...li perdonano.
Eh si. Li perdonano, li giustificano, li proteggono e li mandano all'estero quando proprio l'hanno fatta grossa.
Parte da qui, o da qui arriva tutto questo malessere. Un malesserer condiviso, in verità. I figli che non sanno più perchè cazzo sono venuti al mondo. E i genitori che non capiscono perchè cazzo ce li hanno messi e se li ritrovano così, grandi e stupidi . E allora siccome a star male si fa fatica meglio far finta di niente. Dire che è tuttta colpa della società e del Verona calcio che sta andando malissimo in serie C e poi a chiedere scusa si fa sempre in tempo e si può anche sperare che qualcono perdoni.
E' il perdono che ormai governa, in verità. Tutto richiama e si richiama al perdono. Dove ti giri, giri. C'è qualcuno o qualcosa da perdonare. Quando intervistano un parente di una vittima di violenza o di un incdinete, di un intervento chirurgico andato male, di un sorpruso o di qualunque altra cosa, non manca mai la domanda sul perdono! Non importa se una vita è distrutta o se non c'è un cazzo da perdonare. Bisogna perdonare. E tutto fila di conseguenza. Chi stupra esce di galera, chi uccide lo stesso, chi ruba, spaccia o... sa che il perdono non si nega a nessuno.

Hanno guardato come un alieno il padre di quel giovane romano che ubriaco ha ucciso, investendole sulle strisce, le due irlandesi, perchè si è permesso di dire che suo filgio merita una punizione esemplare, grave e rigida, senza sconti. L'hanno guardato e si sono chiesti se quel giovane fosse davvero suo figlio.

L'altra sera ho assistito ad una scena raccapricciante. A una ragazza, avrà avuto si e no 16 anni, è stato negato l'accesso in una discoteca milanese. Il boyguard non la feceva entrare non solo perchè non aveva l'età per entrare, ma anche perchè era in pieno sballo. Alcool e qualche pasticca avevano fatto un lavoro con i fiocchi. Beh, la ragazza, fuori giri, sputava e aggrediva il buttafuori, che con una spinta l'ha fatta ruzzolare lungo il marciapiede. Urla e minacce. Dopo un pò è arrivato un taxi, scendono una signora in perfetto stile D&G con una specie di marito al seguito o la guinzaglio, fate voi. La ragazza è seduta sul marciapiede che piange e urla. La coppia made in Milan by night, invece di raccattarla e con vergogna sparire... per fare i conti a casa come si diceva una volta... aggredisce il buttafuori e con il cellulare la signora D&G chiama la polizia per fare immediata denuncia per maltrattamenti e violenza. Il poliziotto, non sapendo cosa fare, ed in evidente stato di imbarazzo, invita la coppia D&G a calmarsi, tentando di spiegare che se insisteva avrebbe dovuto fermare anche la figlia, che in quello stato forse non avrebbe vinto la prossima selzione delle Veline. Non c'è stato niente da fare.

Dite poca cosa di fronte alla violenza dei naziskin. Vero, ma se al primo tatuaggio nazi, o al primo fermo per rissa e violenza... il genitore di questo valoroso "fsv" gli avesse, come minimo e senza strafare, ritirato la Diners Gold, forse avrebbe evitato oggi di dire che "preferisco essere il padre della vittima". Non vi pare!!!???

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