lunedì 19 febbraio 2007

E in Telecom arriva Bazoli


Telecom si prepara a risolvere i problemi ed le esigenze finanziarie di Pirelli con il possibile quanto ormai deciso arrivo di Telefonica nell’assetto azionario di Olimpia. La prospettiva, ora al vaglio dei CDA e già benedetta e sponsorizzata dalla famiglia Benetton ha scaldato il mercato e Marco Tronchetti Provera prova a fare qualche sospiro di sollievo.
La sola collaborazione con Telefonica, il più efficiente operatore europeo di telecomunicazioni, che dovrebbe acquisire il 30% di Olimpia, viene calcolata nell’ordine di 1-1,5 miliardi di euro all’anno tra risparmi e sinergie. A cui potrebbero aggiungersi i vantaggi che i due gruppi sarebbero in grado di trarre, da un’azione concertata nei Paesi dove entrambi operano da tempo: Brasile, Argentina e Germania
Ma l’ ingresso di Telefonica non avverrà senza conseguenze per Telecom. Fervono le riunioni a tra Roma e Milano per dare una serie di risposte a problemi molto urgenti e se volete delicati: La questione della separazione della rete è uno di questi e nessuno crede che gli spagnoli non diranno la loro visto che l'operazione in corso non è solo un investimento finanziario. Impensabile, quindi, tenere domani gli spagnoli fuori dalle decisioni di governance. Ma Tronchetti Provera non ha più la forza per decidere e mantenere lo scettro del comando. Ha bisogno di un un aiuto forte e ben radicato anche politicamente. Ecco che sta arrivando …. All’orizzonte si profila l’ingresso, accanto a Telefonica , di Intesa-San Paolo che dovrebbe rilevare un ulteriore 20% di Olimpia. Una soluzione che risolve i timori governativi di perdita del controllo italiano del settore delle telecomunicazioni.

Solo Giovanni Bazoli, patron di San Intesa, si affanna a nicchiare e a smentire.

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