Le assemblee di Bpi e Bpvn hanno approvato la fusione che dara' vita al Banco Popolare, terza banca italiana per capitalizzazione. L'istituto e' terzo anche per numero di sportelli (2.200), situati prevalentemente al Nord. Il gruppo avra' impieghi e raccolta diretta per 74 miliardi e 3 milioni di clienti. L’approvazione che sembrava scontata ha vissuto momenti di particolare criticità soprattutto a Lodi. L'assemblea degli azionisti della Banca popolare di Lodi riunita al palazzetto dello sport di Lodi, ha registrato forti contrsti e qualche accesa polemica. Gli interventi davvero molto numerosi dei soci contrari all'operazione hanno surriscaldato il clima. Nonostante Ivo Gronchi avesse assicurato che l’operazione rappresenta per Lodi il solo e unico possibile progetto di rilancio. Le resistenze nascevano dall’assegnazione ai soci Bpi di 0,43 azioni della nuova holding capogruppo per ogni azione della banca lodigiana posseduta. Ritenuto un con cambio non equo. I lodigiani rimproverano a Gronchi di aver venduto la loro popolare a Verona.
domenica 11 marzo 2007
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