Tra domani 2 marzo e lunedì 5 sparisce la commissione di ricarica dei cellulari. Diventa operativo il decreto Bersani. Tutti gli operatori si sono adeguati alle nuove norme. Prima della classe 3 Italia, che sta avvisando con pagine di pubblicità e comunicazione diretta i propri clienti che i costi di ricarica non ci saranno più. Poi arriva Vodafone che elimina i costi di ricarica da domenica 4 marzo. Per Tim e Wind, invece, la data "fatidica" è fissata a lunedì 5 marzo. ”Qualunque sia la ricarica che si acquista, verrà riconosciuto il suo pieno valore in telefonate, a prescindere da quello che è stampato sulla tesserina. In sostanza anche se sono ancora in circolazione card che contengono l'indicazione del prezzo più il costo di ricarica, i sistemi sono stati adeguati in maniera tale da calcolare l'importo come prezzo pieno delle telefonate. In caso di dubbio, sarà possibile controllare con una semplice chiamata al servizio clienti” si legge nelle note diffuse alla stampa. Anche se al momento la sparizione dei costi di ricarica non ha portato i temuti aumenti sulle tariffe per compensare la perdita della commissione qualcuno prevede che gli operatori dovranno in qualche modo rientrare del mancato introito. Dalle loro parti si fa notare che se così non fosse ne soffrirebbero gli investimenti e soprattutto una sempre maggior disponibilità a dare vita e corso ad azioni commerciali competitive, tutte a vantaggio dei clienti. Tesi contrastata e contraddetta dal ministro che non ne vuole sentire parlare. Il rischio che quei 5 euro usciti dalla porta rientrino nelle casse degli operatori dalla finestra è alto. Le organizzazioni dei Consumatori che hanno salutato questo decreto come una loro vittoria già dichiarano che non abbasseranno la loro vigilanza…. .
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