giovedì 1 marzo 2007

Il voto di Follini... viene da lontano.

Il voto di Marco Follini al governo ha riaperto la solita tragicomica pletora delle dichiarazioni e delle offese. Da Berlusconi che dai microfoni di Radio Rai ha sparato la sua bordata al veleno , dichiarando che il gesto di Follini «fa parte degli aspetti deteriori che esistono nella vecchia politica. La mal politica senza moralità che è ancora viva e determina l’agire dei vecchi arnesi della politica», per arrivare alle “volgari” insinuazioni - bollate cosi dallo stesso Casini ex-amico di partito di Follini - del senatore Sergio De Gregorio, eletto nell'Idv di Di Pietro, transitato al centrodestra, che avanza il pesante sospetto dichiarando e presentando un’interrogazione per verificare se l’appoggio esterno di Follini a questo Governo "nasconda in realtà la conferma, avvenuta poche settimane fa, dell'incarico a Direttore Generale dell'Agenzia del Demanio di sua moglie Elisabetta Spitz". Per non parlare poi degli epiteti rivolti al traditore, voltagabbana, etc. etc., che hanno accompagnato quasi tutti i discorsi dei capigruppo al Senato, in occasione delle dichiarazioni di voto per la fiducia.
Come se non fosse già stato tutto scritto. Non capisco la sorpresa di chi oggi grida al tradimento. Follini questo “gesto” lo ha preparato da tempo. Fin da quando era vicepremier del Governo Berlusconi/ter. Lo ha detto a chiare lettere che il centrodestra governato da Berlusconi gli andava stretto. Molto stretto. E ha fatto quello che politicamente si fa in questi casi : ha programmato e gestito il traghettamento verso l’altro polo. Anche se in verità il suo disegno ancora più ambizioso è quello di creare il Grande Centro con gli ex Dc di sinistra. La stessa cosa che prova a fare Casini dall'altra parte. Casini guarda alla sua destra e ai delusi di FI.
Follini invece, più pragmaticamente vuole raccogliere le anime disperse della dc di sinistra e quanti non accetteranno di confluire nel nuovo partito democratico. Gli ex-gemelli dell’UDC si sono dati una bella strategia. Per adesso, nonostante gli attacchi e le offese, sembra che Follini si sia mosso meglio del suo gemello. Per verificare se la strategia di Follini è quella giusta basterà aspettare poco. Vediamo come l’Harry Potter della politica italiana gestirà il suo voto determinate al Senato. Mastella&C pronti a ... "verificare più ampie sinergie".

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