E’ una notizia che bisogna far girare. A me sembra straordinaria. Non tanto perché fotografa una realtà poco conosciuta. Ma soprattutto perché rompe un luogo comune e tenta di rimettere nel giusto contesto il fenomeno della Malasanità. Piaga e vergogna che accompagna gli ospedali e la sanità italiana nel suo complesso. Eccola la notizia: Gli italiani promuovono a pieni voti il servizio sanitario nazionale. Secondo l'indagine Istat sulla salute, effettuata su un campione di 60mila famiglie e presentata al ministero della Salute, un terzo della popolazione è molto soddisfatto del Sevizio Sanitario, e gli dà un voto fra il 7 il 10. Il 43,4% dà una valutazione intermedia, mentre solo il 17,2% esprime insoddisfazione. Italiani nel complesso soddisfatti, dunque, ma con grosse differenze tra Mezzogiorno e Settentrione. Le regioni nelle quali i giudizi negativi sono più numerosi si trovano tutte al Sud: Calabria (35,9%), Puglia (28%) e Sicilia (25,6%). Al Nord, invece quelle con un livello maggiore di soddisfazione. In particolare, sono molto contenti del servizio sanitario gli abitanti della provincia di Bolzano (68,8%), della Valle d Aosta (59,6%) e dell'Emilia-Romagna (46,8%).
Ma allora uno si chiede tutte quelle immagini, i servizi, i reportage e le inchieste – ultima quella dell’Espresso sull’ospedale Umberto I° di Roma - che sono film dell’orrore girati a Cinecittà?
Visto che ci lavoro da troppo tempo con i sondaggi e le opinioni, forse l’indagine Istat non dice tutto. O meglio forse le domande non volevano sapere tutto. Certo il campione è ampio e rappresentativo, ma non mi convince una piccola evidenza che l’indagine non enuncia. Quanti degli intervistati ha, nell’ultimo anno, fatto ricorso, visita o è passato da un ospedale italiano?
Ma allora uno si chiede tutte quelle immagini, i servizi, i reportage e le inchieste – ultima quella dell’Espresso sull’ospedale Umberto I° di Roma - che sono film dell’orrore girati a Cinecittà?
Visto che ci lavoro da troppo tempo con i sondaggi e le opinioni, forse l’indagine Istat non dice tutto. O meglio forse le domande non volevano sapere tutto. Certo il campione è ampio e rappresentativo, ma non mi convince una piccola evidenza che l’indagine non enuncia. Quanti degli intervistati ha, nell’ultimo anno, fatto ricorso, visita o è passato da un ospedale italiano?
Comunque resta una buona notizia. Il Ministro Turco e gli assessori regionali della sanità possono così contare su un clima di fiducia, nonostante tutto. Resta il fatto però che i topi all'Umberto I° e le allucinanti scene degli ospedali in Calabria e nel sud in generale in completo abbandono stanno lì a ricordarci che la realtà se ne fotte dei sondaggi!
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